Riporto la traduzione in italiano di un decalogo dei principi base dell’economia di mercato, spesso insegnato nelle università statunitensi. L’autore originale è sconosciuto, tuttavia pare che la prima apparizione di questo testo risalga ad una stampa su 10 placche nella Hall of Free Enterprise dell’esposizione internazionale di New York City del 1964.
- Nulla nel nostro mondo materiale può generarsi dal nulla, né può essere gratuito; tutto nella nostra vita economica ha una sorgente, una destinazione e un costo che deve essere pagato — da qualcuno.
- Il governo non è mai una sorgente di beni. Tutto ciò che si produce è prodotto dal popolo e tutto ciò che il governo dà al popolo, deve prima prenderlo dal popolo.
- L’unico denaro di valore che il governo può spendere è denaro tassato o preso a prestito dai risparmi della gente. Quando il governo decide di spendere più di quello che ha così ricevuto, il denaro extra non guadagnato è creato dal nulla, attraverso le banche o le tipografie e quando viene speso, prende valore solo riducendo il valore di tutto il restante denaro, risparmi e assicurazioni.
- Nella nostra moderna economia di scambio, i salari e l’occupazione derivano dai clienti e l’unica forma di garanzia del lavoro è la conservazione dei clienti. Se non ci sono clienti, non ci possono essere salari e lavoro.
- Il lavoratore può garantire la conservazione dei clienti solo quando coopera con la direzione nel realizzare soluzioni che conquistino e mantengano clienti. La sicurezza del lavoro, quindi, è un problema di collaborazione che può essere risolto solo nello spirito di comprensione e cooperazione.
- Essendo i salari il principale costo di tutto, aumenti generalizzati dei salari senza un corrispondente aumento della produttività semplicemente aumentano il costo della vita di tutti.
- Il maggior benessere per il maggior numero significa il massimo dei beni per il maggior numero, che in definitiva significa la più alta produttività per lavoratore.
- La produttività si basa su tre fattori: (a) risorse naturali, la cui forma, luogo e condizioni sono cambiate spendendo (b) forza lavoro (fisica e mentale), con l’aiuto di (c) strumenti.
- Gli strumenti sono l’unico di questi tre fattori che l’uomo può accrescere senza limiti e gli strumenti entrano a far parte di una società libera solo quando c’è una ricompensa per la porzione di guadagni che le persone devono temporaneamente investire nella produzione di nuovi strumenti anziché utilizzare per produrre confort immediato. Un pagamento adeguato per l’uso degli strumenti è essenziale per la loro creazione.
- La produttività degli strumenti, ovvero l’efficienza della forza lavoro applicata in connessione col loro uso, è sempre stata massima nelle società competitive in cui le decisioni economiche erano prese liberamente da milioni di individui alla ricerca del progresso, piuttosto che in società controllate dallo stato in cui tali decisioni sono prese da un ristretto gruppo di persone plenipotenziarie, a prescindere da quanto fossero generose, sincere e intelligenti.
Lascia un commento