Prendiamo in esame uno strumento basilare del pensiero razionale, il concetto di efficienza:
L’efficienza di un processo è rappresentata dall’andamento della funzione che mette in relazione la dimensione dell’input del processo con la quantità di risorse necessarie per ottenere l’output corrispondente.
Qualora il processo si applichi a dimensioni di input indefinitamente larghe l’andamento della suddetta funzione sarà valutato in forma asintotica, ovvero considerando il comportamento della funzione al limite estremo del dominio che tende ad infinito.
Consideriamo anche il concetto di allocazione ottimale delle risorse applicato all’efficienza:
Siccome un processo tipicamente consuma tipi di risorse diverse (soldi, tempo, spazio, etc.), valutando l’efficienza rispetto alle singole risorse si possono confrontare processi diversi che ottengono il medesimo tipo di risultato al fine di individuare quello che rappresenta il miglior compromesso rispetto alla disponibilità delle singole risorse.
Ovviamente per ottenere un’informazione sull’andamento della funzione di efficienza si può procedere per via deduttiva analizzando le caratteristiche teoriche dei singoli processi o si può procedere per via induttiva, ovvero realizzando una serie di esperimenti.